È stato pubblicato in data 19 aprile 2023 il Decreto Ministeriale con cui vengono programmate le residue risorse della misura “Parco Agrisolare” per un importo di all’incirca 1 miliardo di euro. La misura deve essere approvata dalla commissione europea a cui seguirà la pubblicazione del bando.
Il progetto Parco Agrisolare previsto all’interno del PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) individua delle interessanti novità. A seguito del primo intervento del 2022 in cui sono state assegnate all’incirca il 30% delle risorse disponibili, il Ministero dell’Agricoltura è all’opera per definire il secondo round per l’erogazione delle risorse necessarie per la riduzione dell’impatto ambientale e l’efficientamento degli edifici ad uso produttivo nei settori agricoli, zootecnici e agroindustriali.
Le nuove proposte del MASAF
Nelle nuove proposte del MASAF (ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste) per il Bando Parco Agrisolare 2023, vengono riviste le spese ammissibili al fine di incrementare la produzione rinnovabile e “portare un numero maggiore di agricoltori ad interessarsi alla misura per le proprie imprese”. Nel dettaglio, ciò che è stato proposto nel DM è l’innalzamento della soglia massima di potenza installabile per gli impianti fotovoltaici necessari per l’ottenimento del contributo, passando dagli attuali 500 kWp a massimo di 1 MWp. Si ricorda, però, che gli impianti devono essere di nuova costruzione ed essere installati esclusivamente sulle coperture di fabbricati e serre già esistenti, nonché, essere destinati a soddisfare il fabbisogno energetico dell’azienda agricola.
Nel mentre, l’ammontare massimo di spesa ammessa per i sistemi di accumulo, è stata aumentata fino a 100mila euro, mentre, per quanto riguarda i dispositivi di ricarica, a 30mila euro. Inoltre, il dicastero riferisce che “sarà possibile calcolare il fabbisogno di energia termica complessivo dell’impresa senza il vincolo del doppio dell’autoconsumo di energia elettrica”.
Le principali modifiche
Oltre alle modifiche di cui sopra, il MASAF ha anche presentato delle modifiche alle tabelle delle categorie di imprese. In maniera dettagliata, le imprese impegnate nella produzione agricola primaria, hanno il limite dell’autoconsumo, un contributo dell’80% sui costi ammissibili e la possibilità dell’autoconsumo condiviso. Le risorse ad esse destinate, sono parti a 700 milioni di euro. Nel caso in cui non vogliono il limite dell’autoconsumo, è previsto un contributo del 30% (con maggiorazione) sui costi ammissibili. In questo caso, le risorse sono di 75 milioni di euro. Per quanto riguarda le imprese della trasformazione agricolo in agricolo, non è previsto il limite dell’autoconsumo, con un contributo fino all’80% dei costi ammissibili scaglionati per fasce di potenza:
- 6-200 kWp (80%)
- 200 – 500 kWp (65%)
- 500 – 1000 kWp (50%).
Le risorse destinate a quest’ultima ipotesi, sono di 150 milioni di euro. Per quanto concerne le imprese impegnate nella trasformazione agricolo in non agricolo, le risorse sono di 75 milioni di euro e non è previsto il limite dell’autoconsumo ma vi è un contributo del 30% (con maggiorazioni) sulle spese ammissibili.
Per poter prendere visione delle differenze con il precedente bando, si rimanda al seguente articolo.
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