Introduzione
Ogni giorno sentiamo costantemente parla di energie rinnovabili, di fotovoltaico, eolico e altre fonti alternative. La transizione a queste “nuove” forme di energia è necessaria al fine di poter contrastare e mitigare i cambiamenti climatici. La transizione ecologica è elemento imprescindibile per il miglioramento dell’ambiente e tutela della salute umana. Sebbene il tutto mondo sta incrementando tutti gli sforzi per operare questa transizione nei tempi più brevi, sorge spontanea una domanda: a che punto siamo con la transizione energetica nel nostro paese?
Le fonti rinnovabili
Le fonti di energia rinnovabili, a differenza delle fonti di energia non rinnovabili, sono fonti che non inquinano e non si esauriscono, in quanto hanno la capacitò di rigenerarsi ad un tasso superiore a quello con cui vengono consumati. Da molti anni hanno fatto il loro ingresso nel nostro paese e si stanno affermando sempre di più come energia del futuro, a disposizione di tutti, economica e soprattutto pulita.
Principali fonti di energia rinnovabile
Energia solare: l’energia prodotta dal sole e convertita in energia elettrica tramite i pannelli solari e impianti fotovoltaici;
Energia eolica: energia del vento prodotta grazie alle pale eoliche;
Energia geotermica: produzione di energia grazie allo sfruttamento del calore della terra;
Energia da biomasse: energia prodotta dalle componenti di origine biologica (dai microrganismi fino alle piante o agli animali);
Energia idroelettrica: l’acqua viene sfruttata per generare energia mediante l’installazione di generatori ad esse verticale ed orizzontale;
Energia marina: energia generate dalle orrenti oceaniche e avviene mediante l’utilizzo di generatori ad asse verticale e orizzontale.
Le fonti di energia rinnovabili in Italia
La produzione di energia mediante fonti rinnovabili in Italia ha avuto una percentuale variabile tra il 5 e il 9% a partire dagli anni ’70 fino ai primi anni del ventunesimo secolo. È stata registrata un’interessante crescita a partire dal 2007: in quell’anno, la produzione da fonti rinnovabili era del 6%, nel 2010 del 10,7% e nel 2014 al 18,5% con una discesa al 15% nel 2017 salvo per risalire nel 2019 al 16,3%.
Analizzando il mercato dell’energia elettrica nel 2022, a dicembre la domanda è scesa del 9,1% rispetto a quanto registrato nel 2021, contribuendo a ridurre la percentuale di energia elettrica prodotta delle rinnovabili. A dicembre del 2022, la percentuale di energia prodotta da fonti rinnovabili ammontava al 26,9% con un segno negativo rispetto al 2021, calo che riguarda tutte le fonti. A causa della guerra in Ucraina, si registra però un aumento dell’import di elettricità dall’estero e un amento della produzione di energia elettrica dal carbone (+43% rispetto a dicembre 2021).
Analizzando i dati riassuntivi di Terna, si osserva come la domanda di energia elettrica del nostro paese è diminuita dell’1% rispetto a quanto consumato nel 2021: 316,8 TWh (circa 3TWh in meno). Si registra, inoltre, per la prima volta dal 2014, una riduzione della produzione di energia da fonti rinnovabili, che scende sotto la soglia dei 100 TWh, raggiungendo la quota di 98,4 TWh con una riduzione di circa 14,8 TWh rispetto al 2021 (-13%). Come conseguenza di questi dati, si riduce anche il peso delle rinnovabili sulla domanda elettrica, passando dal 35,4% al 31,1% nel 2022.
Nel 2022, un dato preoccupante, è l’incremento della produzione dal carbone, che ha generato un complessivo aumento delle fonti fossili di circa 11 TWh. L’aumento dell’utilizzo dei combustibili fossili è dovuto dalla riduzione della produzione idroelettrica, che nel 2022 ha perso il 37,7% rispetto al 2021 (-16,9 TWh).
Se da un lato abbiamo assistito alla riduzione della produzione dall’idroelettrico, il fotovoltaico aumenta la sua rilevanza, crescendo di 2,9 TWh (+11,8 rispetto al 2021), arrivando ad una produzione annuale di 27,5 TWh, la più alta di sempre.
Più o meno stabile la produzione di elettricità dal vento, con i circa 20,3 TWh, pari a -1,8%. La bioenergia si assesta a -2,1% e un calo del 1,6% della geotermia.
In conclusione, le fonti di energia rinnovabili in Italia stanno acquisendo sempre una maggiore importanza ma non bisogna fermarsi qui, sono necessari ulteriori sforzi affinché queste forme di energia siano predominanti e superino di gran lunga le fonti convenzionali e cioè i combustibili fossili, a cui siamo, purtroppo, ancora troppo legati.
Fonte: https://www.qualenergia.it/pro/documenti/rapporto-mensile-terna-dicembre-2022/